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Bologna non si propone come una città palesemente turistica, ma come tutte le città d'arte italiane, dispone di una grande offerta di hotel, alberghi, bed and breakfast, residence, per ospitare chiunque decida di fermarsi nella città felsinea.

Storia, cultura e monumenti
 Bologna è una città magica, misteriosa, tutta da scoprire. Con i suoi giardini nascosti e i corsi d'acque che attraversano la città, silenziosi e invisibili.
In via Augusto Righi, trasversale di via Indipendenza, da un "affaccio" possiamo vedere il canale delle Moline, che scorre quieto in mezzo agli antichi palazzi.
Per secoli ha affascinato letterati e intellettuali, che ispirati dalla tua atmosfera hanno composto opere indimenticabili.
Il viaggio alla scoperta di Bologna non potrebbe iniziare da altro posto che non sia la centralissima Piazza Maggiore.
Cuore della città, della vita pubblica e politica, Piazza Maggiore ospita una delle chiese più grandi del mondo, San Petronio, con la meridiana creata da Cassini nel 1665.
La chiesa, esternamente si presenta con una scalinata che sia in inverno che in estate si riempie di ragazzi, che si fermano a chiacchierare.
San Petronio, fu progettata nel 1390 e non fu mai completata, forse, secondo quanto raccontano le leggende, per non sfidare il papato di Roma. 
La facciata si presenta con un'architettura di marmo rosa e bianco e mattoncini.
La porta centrale dell'edificio fu realizzata da Jacopo della Quercia, e rappresenta alcune scene del Nuovo e del Vecchio testamento.
Poco lontano, si trova Palazzo d'Accursio, il palazzo comunale, con la caratteristica facciata con torri e merli, che lo fa assomigliare ad una fortezza.
Entrando nel cortile del Palazzo e salendo le scale, si arriva al primo piano con la Sala Ercole e la Sala Rossa.
Al secondo piano troviamo la collezione d'arte del famoso pittore Morandi, donata al comune dalla sorella dell'artista.
Ritornando all'esterno, sempre sulla piazza, troviamo la statua del Nettuno, costruita dal Giambologna tra il 1563 e il 1566, simbolo della supremazia papale. 
Infatti, così come il Nettuno domina le acque, il Papa domina il mondo.
Di fronte alla fontana del Nettuno si trova il Palazzo Re Enzo, che dal 1249 al 1272 "ospitò" tra le sue mura, la prigionia di un principio biondo e bello, come nelle migliori favole, catturato in occasione della battaglia di Fossalta.
A due passi è situata la Sala Borsa, sede della biblioteca, la cui particolarità sono le pavimentazioni di cristallo, dalle quali si vedono le pavimentazioni di un foro romano, risalenti alcune al II secolo a.C, e altre al XVI secolo d.C, come quelle di una basilica romana, che anticamente si trovava lì, nel cuore della vecchia Bononia.
Durante una visita a Bologna non si può non passare per piazza Santo Stefano, una delle più belle della città, con le sua discesa che porta verso la basilica, in realtà un complesso di sette chiese, soprannominato "Santa Gerusalemme".
 
Bologna è anche la città dei portici, i più lunghi del mondo, addirittura 47 chilometri. Un alternarsi di luci e ombre, di archi e colonne, che danno vita a suggestive prospettive, che sono diventati ormai un simbolo della città, come anche le due torri: la Garisenda e gli Asinelli, la più alta, su cui si possono effettuare visite turistiche.
Forse non tutti sanno che a Bologna nel medioevo, esistevano centinaio di torri come queste, gran parte delle quali andate distrutte durante i secoli.
Da Piazza Maggiore si diramano stradine medioevali, che una volta ospitavano l'antico mercato. Tutte le vie sono chiamate con i nomi di professioni: Orefici, Calzolerie, Cartolerie, Pescherie Vecchie, Artieri e tante altre, in onore delle corporazioni professionali che avevano lì i propri negozi.
Nel vicolo Ranocchi, ad esempio un tempo venivano vendute le ranocchie, specialità della cucina bolognese.
Nel medioevo infatti i mercanti era l'anima e la linfa vitale della città di Bologna, e si riunivano in associazioni, chiamate compagnie.
Sicuramente, tra le contrade, una delle più suggestive è Via delle Pescherie. Partendo da Piazza Maggiore ci si trova infatti catapultati nel mercato coperto, realizzato nel 1877, con una struttura coperta da un tetto di vetro e ferro.
Percorrendo via Indipendenza, una delle strade principali di Bologna, si arriva alla Montagnola, un giardino cittadino, risalente al 1683, restrutturato nel 1806.
All'interno di questo parco troviamo una grande vasca, con la raffigurazione di una sirena, che fu citata nei versi immortali di Giosuè Carducci, immaginata come la moglie del più famoso Nettuno di piazza Maggiore.
 
Appena fuori dal centro cittadino, da porta Saragozza, attraverso un lungo portico in salita, 666 arcate, circa 4 chilometri, si arriva fino al Santuario della Madonna di San Luca, che si erge sul colle della Guardia, meta di pellegrinaggi mariani fin dal 1433.
Qui viene venerata l'immagine di una Madonna nera, che sembrerebbe essere stata dipinta dall'evangelista Luca, anche pittore e medico.

Immagini da: ko.fotopedia.com, learnalingo.net, danielsitalia.wordpress.com